giovedì 22 dicembre 2011

COS’È Il METODO MONTESSORI?

Studi scientifici dimostrano che l’uomo (il bambino così come l’adulto) impara meglio
se si muove (e in particolare se usa le mani per imparare);
se può scegliere a cosa dedicarsi, in quale momento e per quanto tempo;
se può scoprire gli errori e correggersi da sé;
se la gratificazione principale non è il voto, ma l’aver imparato, l’esser riuscito, l’aver scoperto qualcosa di nuovo;
se impara da un suo pari (ad es. da un compagno più esperto) e se trasmette ciò che ha imparato a qualcuno che ha bisogno di imparare (ad es. ad un compagno più piccolo).
Nelle scuole Montessori questi principi sono realizzati grazie alle classi aperte (frequentate da alunni di età diverse) e alla presenza di un grande numero di materiali di autoapprendimento, ciascuno dei quali è progettato per favorire l’acquisizione di una singola abilità. Ogni studente concorda con l’insegnante un proprio programma individualizzato, sceglie a quale progetto dedicarsi e utilizza, secondo una sequenza precisa, i materiali più adatti, soffermandosi su ciascuna attività per il tempo a lui necessario, con il ritmo a lui più adatto. L’aula diventa così un laboratorio in cui gli studenti, singolarmente o per piccoli gruppi, si dedicano, contemporaneamente, ad argomenti e materie diverse. Sono gli studenti a cercare l’insegnante quando hanno bisogno di aiuto.